SENZA SOLDI ALLE SPALLE NON SI PUO’ COSTRUIRE UNA CLINICA DI SUCCESSO! A MENO CHE TU…

Ricordo un che un paziente altolocato di Cuneo, qualche anno fa, mi disse

“Mi hanno detto dottore che la vostra struttura ha grossi capitali alle spalle. Chi sono, banche? Fondi di investimento?”

 

Penso sia arrivato il momento di svelare la verità a riguardo. Spero che quanto sto per rivelarti non ti farà perdere la stima nei nostri confronti.

Erano un po’ di giorni che cercavo l’ispirazione per scrivere qualcosa sul blog. Oggi finalmente è arrivata! Un certo Dario Adelchi mi ha dato un bell’assist con un commento al video promo del nostro corso di management odontoiatrico

“Beh, il sol pensiero che dei pescivendoli ormai riescano ad aprire cliniche di successo mi fa capire che è una cagata aprire una clinica propria, ciò che conta è il cash”

 

Pesci

 

Questo parafrasato (oltre al fatto che io sono un pescivendolo) significa che la condizione necessaria per aprire una struttura sanitaria privata all’avanguardia e di successo è quella di avere i soldi a disposizione.

Magari quelli di mammina e papino che finanziano.

Le parole del mio paziente qualche anno fa mi confermano che questo è un pensiero comune.

Vediamo da cosa deriva questa idea ricollegandoci al pensiero dello psicologo americano Barry Shwartz.

Shwartz sostiene che se volessimo creare una società giusta (e chi non vorrebbe una società giusta?) questa dovrebbe essere equa.

E per essere equa questa società dovrebbe avere due caratteristiche.

  1. La gente dovrebbe meritare quello che ha
  2. La gente dovrebbe avere quello che merita

 

Ora il punto 1 è disatteso in vari settori della nostra società come la politica, la scuola, lo sport, l’amministrazione pubblica… dove vigono nepotismo, raccomandazione e “leccaculismo”.

Ma nel settore economico, ammesso che questo si configuri come libero mercato all’interno di uno stato di diritto, la condizione 1 vale eccome. Chi ha successo nel business e lo mantiene nel tempo è perché se lo merita!

Su questo possiamo concordare, giusto?

Il problema gigantesco è la condizione 2.

 

Pensa quanti valenti studenti si meriterebbero di frequentare l’università magari di odontoiatria ma sono tenuti fuori dal numero chiuso… magari per uno o due punti.

Pensa quanti valenti informatici vorrebbero, ma non hanno l’opportunità di, lavorare in Google o in Facebook.

O quanti strepitosi calciatori non riescono a sfondare nel modo del professionismo.

Diciamo che per quanto quasi tutti, nella nostra società, riescano a sopravvivere dignitosamente, meno del 2% possono dire di aver avuto successo in ambito economico.

Del 98% restante una parte sarà ben felice di sopravvivere dignitosamente ed evitare gli sbattimenti che conducono al successo economico … ma una buona fetta ci vorrebbe arrivare … e una fetta di questa fetta se lo meriterebbe pure… MA NIENTE.

Ed ecco che a queste due fette di persone gli rode il culo e per non ammettere a se stesse il proprio fallimento, giustificano la situazione apportando la scusa che chi riesce a fare la differenza (nel nostro esempio creare un’attività imprenditoriale di successo o ancora più specificatamente una clinica odontoiatrica di successo) sicuramente aveva il culo al caldo e tutti i soldi necessari per partire alla grande.

Anche se io non sono Shwartz analizziamo quelle che sono secondo me le due cause per cui alcuni meritevoli non ce la fanno.

 

Innanzi tutto vediamo quale non è il fattore X. Il fattore chiave non sono i soldi. Contrariamente a quanto credeva il mio paziente e a quanto crede Adelchi, né Stefano nè io siamo partiti capitali a disposizione e non abbiamo mai avuto una firma a garanzia da parte di nessuno.

La garanzia era sempre una sola: il nostro culo (culo nel senso proprio di culo, non di fortuna). Quindi se conosci la nostra storia (o se la leggerai sul nostro libro che non a caso si chiama DA ZERO ALL’IMPERO) potrai renderti conto che noi, come infiniti altri esempi, siamo la dimostrazione che il titolo di questo articolo è una puttanata colossale.

E allora quali sono i due fattori?

  • La fortuna.

Non intesa come dea bendata che ti accompagna con la sua protezione e benedizione. Ma intesa come tutte le opportunità che ci si presentano di fronte e che la maggior parte delle persone ignora per demenza o per paura.

  • L’antifragilità.

La capacità cioè di prendere queste opportunità, che spesso appaiono come merdoni (per merdone si intende una connessione di eventi particolarmente sfavorevole), e girarle a nostro vantaggio utilizzandole per crescere e migliorare la nostra condizione.

Certo, spesso cogliere le opportunità è rischioso e difficile, ci mette nella condizione di perdere il poco che abbiamo se le cose dovessero andare male. Certo non è come spendere i milaeuro di papino che tanto ne ha sempre altri in cassaforte.

Abbiamo costruito il nostro corso di management su richiesta dei colleghi, che quando venivano ai miei corsi di chirurgia mi riempivano di domande sulla gestione amministrativa portandomi tutti i problemi che facevano fatica ad amministrare nel loro studio.

Il nostro scopo, sia con il corso sia con questo blog è quello di far capire ai colleghi, soprattutto ai più giovani che la strada non è più quella del piccolo gabinetto odontoiatrico.

 

Oggi quel tipo di struttura NON E’ PIU’ IN GRADO DI FORNIRE I GIUSTI STANDARD DI QUALITA’ AI PAZIENTI e mette il dentista in una condizione di stress allucinante dovendosi preoccupare in prima persona di tutti i merdoni clinici ed extraclici che gli si presentano.

Devi capire che una struttura complessa ed evoluta non ti da più grane da gestire ma ti rende più libero dallo stress, libera il tuo tempo, incrementa la qualità del tuo servizio e (anche se alcuni colleghi recitano la parte delle madri Terese alle quali i soldi fanno vomitare) incrementa i tuoi guadagni.

Come fare ad ottenere tutto questo è esattamente quello che ti spiegheremo al corso di Settembre

Ora se non ti chiami Adelchi clicca qui e iscriviti, il tempo stringe, il mercato cambia e noi dobbiamo essere pronti ad affrontarlo.

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